Festa della polizia, l'allarme del questore sui delitti informatici e le truffe agli anziani FOTO

TERAMO – Il numero totale dei reati commessi, in provincia di Teramo, è in diminuzione dopo l’aumento registrato nel 2018, ma i delitti informatici e le truffe agli anziani sono in preoccupante salita. I primi, sono infatti raddopiati (101% rispetto ad un anno fa), "a dimostrazione che l’utilizzo del mezzo informatico risulta essere sempre più appetibile da parte della criminalità". Parola del questore di Teramo, Enrico De Simone, dalla sua relazione dello stato della sicurezza sul territorio provinciale, illustrata alla sala polifunzionale della Provincia, nel corso della festa per la Fondazione della Polizia, avvenuta 167 anni fa. Ecco dunque che l’azione della Polizia postale e delle comunicazioni diventa sempre più fondamentale nella repressione del cyberbullismo, della pedofilia e dello stalking praticati via web. In generale, però, i numeri ci dicono che i delitti sono diminuiti del 7,5% e, fatte salve le grandi inchieste condotte dal personale della Polizia di Stato (quella sulle cittadinanze italiane ‘iure sanguinis’ ai brasiliani in particolare), l’attività di prevenzione ha fatto registrare un aumento dei controlli: 14.620 persone e 8.441 automezzi, con il 113 che ha gestito 25.447 richieste di intervento. L’attenzione verso la prevenzione della violenza di genere ha fatto innalzare il numero di provvedimenti antistalking da 9 a 12, così come la presenza sul territorio è testimoniata dalle 970 ordinanze emesse dall’ufficio di gabinetto della questura per servizi di ordine pubblico e vigilanza a manifestazioni sporive, 485 per quelle politiche, 1.761 per manifetazoni pubbliche. Prevenzione significa anche sicurezza sulle strade. E la Polstrada di Teramo ha centrato sicuramente un piccolo record, rispetto al parco vetture circolante, arrivando a decurtare ben 14.114 punti dalle patenti e ritirandone 407 in un anno, frutto di 8.175 contravvenzioni elevate, delle quali 69 per guida sotto stupefacenti e 149 sotto abuso di alcol.

Il territorio teramano, però, permane oggetto di scorribande da parte di sodalizi criminali per lo più albanesi e rumeni, nonchè di gruppi pugliesi e laziali dediti soprattutto alla commissione di reti contro il patrimonio, ma anche interessata al passaggio e allo smercio di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti: particolarmente interessata la fascia costiera dei 7 comuni, laddove si è registrata la maggior parte dei reati consumati, che nel 2018 aveva fatto registrare un incremento di poco più di un punto e mezzo percentuale (dal 54,9% al 56,2%). Qualcuno vuole leggere, in queste parole del questore De Simone, la necessità ormai non più procrastinabile della localizzazione a Roseto di un commissariato di polizia per la costa, in trasferimento da Atri, dove è attualmente. Al momento, il rafforzamento dei sistemi di controllo in queste zone viene assicurato dal continuo ausilio delle pattuglie del Reprto prevenzione Crimine Abruzzo di Pescara, con l’obiettivo dichiarato anche "di aumentare la visibilità delle nostre divise, che abbiamo riscontrato essere più di ogni altra cosa elemento fondamentale di rassicurazione della cittadinanza, da un diffuso senso di insicurezza percepita".

Sotto l’aspetto del problema sicurezza urbana, il concetto culturale di condivisione delle attività di prevenzione è stato tema più volte toccato dal questore De Simone, che dalla più ‘specialistica’ scoperta, ad opera della Digos e della Polizia postale teramane, del terrorista organico all’Isis a Colonnella, ha fatto riferimento di nuovo alla collaborazione dei sindaci del territorio. Il tema del ‘Daspo urbano’, "ancora totalmente inapplicato" ha detto il questore, fa da contraltare alle sempre più numerose richieste di intervento delle forze dell’ordine da parte degli amminstratori locali, così come di incremento di tecnologie finalizzate alla video sorveglianza per un maggiore controllo delle aree abitate: "Il gioco di squadra con le altre istituzioni – ha ribadito De Simone – vedrà sempre la positiva partecipazione della Polizia di Stato, che ritiene un vanto poter formare i propri appartenenti all’Università di Teramo, grazie alla convenzione voluta di concerto con il rettore Dino Mastrocola, che costituisce riferimento nazionale".